Datou, il cane dalla “testa gigante” salvato dai volontari, aveva un collare conficcato nella pelle, troppo piccolo per lui
Era stato abbandonato con un collare troppo stretto che si era conficcato nella pelle: oggi Datou è salvo, in ripresa e pronto a una nuova vita.
Un randagio dallo sguardo spento e la testa enormemente gonfia si aggirava per le strade di Baitang, nella provincia cinese del Fujian, attirando l’attenzione dei residenti. In molti pensavano fosse ferito. In realtà, a provocare quella deformazione era un collare legato al collo sin da cucciolo e mai rimosso: con la crescita, era rimasto incastrato nella pelle, causando una grave compressione e un gonfiore che gli aveva alterato completamente i tratti del volto.
Il salvataggio di Datou
L’allarme è stato lanciato dai cittadini alla Putian City Animal Protection Association, che ha subito soccorso il cane. I volontari lo hanno battezzato Datou, che in cinese significa “testa grande”. Le sue condizioni erano drammatiche: non riusciva quasi a sollevare il capo, faticava a respirare, e sembrava sull’orlo del collasso. I video condivisi su Douyin (l’equivalente cinese di TikTok) hanno mostrato il momento delicatissimo in cui i volontari hanno rimosso lentamente e con estrema cautela il collare, una corda che si era ormai fusa con i tessuti cutanei.
Cure, pazienza e un primo sorriso
Il direttore dell’associazione, Huang Qian, ha spiegato che probabilmente Datou era diventato randagio da molto giovane. Il collare, allacciato al punto più stretto, era rimasto bloccato nel tempo, provocando la compressione dei vasi sanguigni e un coagulo di sangue al cervello. È stato sottoposto a cure veterinarie, con iniezioni antinfiammatorie, terapie per il dolore e un lungo periodo di osservazione.
Due settimane dopo il salvataggio, è arrivato il primo segnale positivo: il gonfiore alla testa ha iniziato a diminuire. I veterinari e i volontari hanno assistito, emozionati, alla trasformazione graduale di Datou, che tornava ad assumere un aspetto più naturale.
In cerca di una vera famiglia
La storia di Datou ha fatto rapidamente il giro dei social media cinesi, raccogliendo commozione e solidarietà da tutto il Paese. Più di 100 richieste di adozione sono giunte al rifugio, ma i volontari hanno chiarito che il nuovo proprietario dovrà risiedere a Putian per permettere controlli regolari sullo stato di salute e il benessere del cane.
Una storia che commuove e che ricorda molto da vicino quella della cagnolina Palla, trovata in Sardegna nel 2016 con un laccio in nylon incastrato nel collo. Anche lei salvata in extremis, anche lei oggi felice grazie a una nuova famiglia.
Il messaggio di Datou
Oggi Datou è il simbolo della resilienza, della forza della solidarietà e dell’amore che può nascere anche dopo lunghi periodi di abbandono. Dopo mesi di sofferenze silenziose, oggi guarda finalmente il mondo con occhi nuovi e un destino migliore davanti a sé.
“Abbiamo visto troppo spesso casi come il suo, ma ogni volta ci stringe il cuore – ha detto Huang Qian –. La speranza è che la sua storia serva a sensibilizzare tutti sull’importanza del rispetto e della cura degli animali”.