Ha solo quattro mesi e mezzo, una lesione spinale e una gioia di vivere che conquista chiunque lo incontri. Si trova a Catania, ma viaggerebbe ovunque per amore

Un cucciolo speciale, nato con l’anima luminosa

Oscar è un cucciolo di Cane Corso blu, il mantello color cielo plumbeo d’ottobre e lo sguardo che ti entra dentro come una carezza. Ha solo quattro mesi e mezzo, ma la vita gli ha già chiesto di essere forte. Durante i suoi primi giorni, la mamma – in un gesto istintivo – lo ha sollevato con la bocca, provocandogli una lesione spinale. Da allora non può più usare le zampe posteriori.

La famiglia umana iniziale, sopraffatta dalla situazione, ha deciso di non tenerlo. Oscar rischiava di finire in un canile. Ma il destino ha messo sulla sua strada una persona dal cuore grande, che lo ha accolto in un rifugio della provincia di Catania, dove ora vive circondato da affetto e attenzioni.

Con un carrellino e tanta voglia di vivere

Grazie a un carrellino ortopedico, Oscar ha ricominciato a muoversi, esplorare e giocare. Non ha una vescica neurologica, quindi non necessita di assistenza particolare per i suoi bisogni fisiologici. La sua muscolatura non è ancora del tutto sviluppata, ma ci sono buone possibilità di miglioramento. E in ogni caso, la sua energia non conosce limiti.

Oscar sorride, gioca, distribuisce amore e vive pienamente ogni momento. È vivace, curioso, affettuoso e infinitamente grato. È quel tipo di cane che ti guarda negli occhi e ti fa dimenticare tutto il resto.

Un appello per una casa vera, per sempre

Oscar cerca una famiglia capace di guardare oltre le apparenze, disposta a scegliere con il cuore. Perché adottare un cane disabile non è pietà: è una dichiarazione d’amore consapevole. È capire che la felicità non sta nella corsa, ma in una carezza, in un gioco condiviso, in una presenza costante.

Chi sceglierà Oscar non adotterà un cucciolo fragile, ma una creatura piena di forza, dolcezza e luce, che saprà insegnare ogni giorno il significato più puro dell’amore.

Oscar è pronto a partire per qualsiasi città d’Italia, basta che dall’altra parte ci sia un cuore pronto ad accoglierlo e a non lasciarlo mai più.