Meatball era sola e prossima al parto quando l’hanno trovata. I militari l’hanno accolta nella base e ora vogliono ricongiungersi con lei e i suoi 8 cuccioli
I Cani e il loro mondo

Soldati americani salvano cagnolina incinta: ora la adotteranno negli USA con tutti i suoi 8 cuccioli

Meatball era sola e prossima al parto quando l’hanno trovata. I militari l’hanno accolta nella base e ora vogliono ricongiungersi con lei e i suoi 8 cuccioli

Un rifugio sotto una tempesta, poi la salvezza

Nel cuore di un’area instabile del Medio Oriente, un gruppo di soldati americani ha compiuto un gesto che ha commosso migliaia di persone: hanno salvato una cagnolina incinta, trovata mentre cercava riparo nei pressi del loro accampamento. L’hanno chiamata Meatball, e la sua storia è diventata un simbolo di empatia e speranza in un contesto segnato dalla tensione.

Meatball si era rifugiata in una buca, una sorta di tana scavata nel terreno, esposta al freddo e ai pericoli. Dopo una violenta tempesta, la sua situazione è apparsa ancora più critica. I militari, accorgendosi del suo stato avanzato di gravidanza, si sono avvicinati con cautela, offrendo cibo, protezione e affetto. In poco tempo, quella che sembrava solo un’azione di salvataggio si è trasformata in un legame profondo.

Nascita in caserma: 8 cuccioli accolti come membri della squadra

Sotto la cura dei soldati, Meatball ha dato alla luce otto cuccioli, battezzati uno a uno: Marco, Azura, Connie, Thresher, Jacky, Ricky-Bobby, Chico e Bash. Nella base militare, madre e piccoli sono cresciuti circondati da affetto, attenzioni e cure quotidiane. Per i soldati, quei cagnolini sono diventati una fonte di serenità e compagnia in un contesto difficile, rafforzando un senso di umanità spesso messo alla prova sul campo.

Ma con l’approssimarsi del rientro negli Stati Uniti, una domanda era inevitabile: cosa sarebbe successo a Meatball e ai suoi cuccioli una volta lasciati in territorio ostile?

Dalla base a una nuova casa: l’impegno di Paws in War

In molte zone del Medio Oriente, i cani randagi vengono considerati impuri e sono spesso maltrattati, emarginati o uccisi. Una sorte che i militari non potevano accettare per gli animali che avevano accompagnato le loro giornate. Per questo motivo si sono rivolti all’associazione Paws in War, specializzata nel recupero e nel trasferimento di animali dalle zone di conflitto, nonché nella formazione di cani da assistenza per veterani.

L’organizzazione ha avviato una raccolta fondi per affrontare l’enorme impegno logistico del trasferimento: nove vite da salvare e portare al sicuro negli Stati Uniti. I militari, però, non hanno esitato: una volta rientrati in patria, si sono detti pronti ad adottare Meatball e l’intera cucciolata.

Il sergente maggiore Rickly: “Sono loro ad aver salvato me”

Il legame che si è creato tra i soldati e quei cani è profondo e duraturo. “Si potrebbe pensare che ho salvato i cani, ma in realtà sono Meatball e i suoi cuccioli ad aver salvato me in tanti modi”, ha dichiarato il sergente maggiore Rickly, sottolineando quanto sia stata importante la loro presenza per il benessere emotivo del gruppo.

La missione ora è riunire la famiglia canina ai militari. Non sarà semplice – si tratta di nove salvataggi internazionali – ma i soldati sono determinati. Hanno già condiviso parte della loro missione con questi animali speciali e sono pronti a continuare la storia al loro fianco.

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