Sui cartoni della pizza le foto dei cani da adottare: l’idea solidale che conquista tutti
Ad Alessandria e Genova, i cartoni della pizza diventano veicolo di adozioni: protagonisti i cani dei rifugi, con storie e contatti per chi vuole accoglierli.
L’intuizione di Eliana Amato: “Adotta una coda” parte da Alessandria
Da Alessandria parte un’idea tanto semplice quanto efficace: inserire le foto e le storie di cani dei rifugi locali sui cartoni della pizza per incentivarne l’adozione. A idearla è Eliana Amato, titolare della pizzeria Barbarossa Bistrot, da sempre amante degli animali. Il progetto prende il nome di “Adotta una coda” e nasce in collaborazione con il canile Cascina Rosa, con il pieno supporto del fornitore di imballaggi che ha aderito gratuitamente all’iniziativa.
Ogni scatola di pizza contiene la foto di un cane, una breve descrizione del suo carattere e le informazioni per contattare il rifugio. I primi a comparire sono stati Tokyo, Jack, Lea e Xena, cani per i quali l’iniziativa ha già suscitato interesse concreto da parte di diverse famiglie.
A Genova l’idea si espande con il supporto del Comune
Il successo dell’iniziativa ha oltrepassato i confini piemontesi, trovando terreno fertile anche a Genova, grazie all’interessamento di Manuela Mazzotta, volontaria del canile Monte Contessa. Dopo il primo contatto con Eliana, quindici pizzerie della città ligure hanno deciso di aderire alla campagna, che ha preso il nome di “La pizza piace anche ai cani!”.
Supportata dal Comune di Genova e dall’associazione Uno Odv, la campagna mira a dare visibilità agli oltre 160 cani attualmente ospitati nel rifugio. Gli effetti si sono già visti: più visite nei canili e un incremento nelle richieste di adozione.
Solidarietà che viaggia con la pizza
L’iniziativa dimostra come un gesto quotidiano – come ordinare una pizza – possa trasformarsi in un’occasione per sensibilizzare e coinvolgere la comunità su un tema importante come l’adozione responsabile degli animali. E se il trend continuerà a espandersi, nuove città potrebbero presto unirsi alla rete solidale nata dall’intuizione di una pizzaiola e dall’amore per i cani.