Cosa succede ai cani dopo la morte? La leggenda del Ponte dell’Arcobaleno
La perdita di un cane è un evento doloroso, che spinge molti a chiedersi: dove vanno gli animali dopo la morte? Esploriamo le credenze delle diverse culture.
Il legame tra umani e animali: una questione di anima
La parola “animale” deriva dal latino anima, che significa “dotato di soffio vitale”. Questo ha portato, fin dall’antichità, a credere che gli animali abbiano un’anima o un’energia vitale. Diverse religioni e culture, da quelle occidentali a quelle orientali, hanno sviluppato idee su cosa accade agli animali dopo la morte, riflettendo il profondo legame che gli esseri umani hanno con loro.
Nel cristianesimo, ad esempio, si ritiene che gli animali abbiano un soffio vitale dato da Dio e, per la loro innocenza, vadano in paradiso. Non possono infatti finire all’inferno, essendo privi di malvagità. Questo consolante pensiero si affianca a molte altre credenze, sia religiose che culturali, che considerano il passaggio degli animali a un’altra dimensione come parte del ciclo della vita.
Cosa dicono le altre religioni?
Antico Egitto
Nell’antico Egitto, gli animali erano venerati come incarnazioni divine. Gatti, falchi e sciacalli erano considerati manifestazioni di divinità come Bastet, Horus e Anubi. Quando un animale moriva, si credeva che seguisse lo stesso percorso degli esseri umani verso l’aldilà. Per questo motivo, gli animali sacri venivano imbalsamati e mummificati, onorati come membri della società.
Buddismo e Induismo
Queste religioni considerano umani e animali parte della stessa famiglia universale. Nel buddismo e nell’induismo, fare del male a un animale equivale a infrangere il principio di non violenza (ahimsa).
Entrambe le religioni credono nella reincarnazione, secondo cui gli animali possono essere spiriti umani reincarnati. Tuttavia, reincarnarsi in un corpo animale è visto come un passo indietro nella strada verso l’illuminazione (il Nirvana), segno di errori compiuti in una vita precedente.
La leggenda del ponte dell’arcobaleno
Al di là delle credenze religiose, esiste una dolce leggenda tramandata negli anni: quella del ponte dell’arcobaleno. Secondo questa storia, quando un animale domestico muore, il suo spirito attraversa un ponte fatto di arcobaleno per raggiungere un luogo di pace e serenità.
In questo luogo etereo, gli animali trovano prati verdi, colline su cui correre e abbondanza di cibo e acqua. Qui aspettano il momento in cui potranno ricongiungersi con i loro amati umani, quando anche questi passeranno a miglior vita.
La leggenda aggiunge che gli spiriti delle persone che hanno dedicato la loro vita agli animali accompagneranno le anime di quelli che hanno sofferto abusi, curando le loro ferite e guidandoli verso il riposo eterno.
Un riflesso del legame tra umani e animali
Che si creda nel paradiso, nella reincarnazione o nella leggenda del ponte dell’arcobaleno, tutte queste idee riflettono l’importanza degli animali nella vita degli esseri umani. Essi non sono solo compagni, ma membri della famiglia, portatori di gioia, amore e conforto.
Immaginare uno spazio in cui gli animali trovano pace dopo la morte è un modo per onorare il legame profondo che abbiamo con loro e per riconoscere il valore della loro vita, anche oltre la loro presenza fisica.