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Canale di Otranto: nuova riserva marina per tutelare la biodiversità, è la più grande del Mediterraneo

 Dopo estese contrattazioni, emerge la più grande riserva marina dell’Adriatico, situata nel Canale di Otranto, frontiera naturale tra Italia e Albania, promossa da MedReAct e Adriatic Recovery Project.

Impegno per l’ecosistema del Canale di Otranto

Il Canale di Otranto, una regione di fondamentale importanza ecologica, vedrà la sua biodiversità protetta attraverso una zona di restrizione alla pesca (FRA) che si estende su oltre 1.900 km².

Afferma MedReAct: “Il Canale di Otranto è cruciale grazie ai suoi attributi fisici, influenzando la circolazione delle acque marine”. L’area ospita specie di grande importanza come i coralli bianchi e i giardini di Isidella elongata, minacciati dalla pesca intensiva e dal cambiamento climatico.

Un rifugio sicuro per le specie marine

La riserva non è solo cruciale per gli habitat marini; serve anche da rifugio per numerosi animali a rischio. In questi fondali vivono delfini e tartarughe marine, tra le altre specie. Nel 2021, un numeroso gruppo di ricercatori ha sottolineato la necessità urgente di tutelare quest’area particolarmente sensibile, ponendo l’accento sulla sua funzione di corridoio ecologico per la migrazione e la riproduzione di numerose specie.

Modello di conservazione per il futuro

Il successo della FRA nella Fossa di Pomo e nel Canyon di Bari sono esempi del potenziale positivo della conservazione marina. Domitilla Senni di MedReAct ha dichiarato,

“La creazione di riserve nel Canale di Otranto rappresenta un altro passo verso una rete di protezione marina in Adriatico”. La tutela delle risorse marine attraverso riserve consente non solo la rigenerazione degli ecosistemi, ma anche un utilizzo sostenibile delle risorse dell’Adriatico, contribuendo a un modello di conservazione replicabile a livello regionale.

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