Cane, per un problema burocratico, costretto a vivere in un box da quattro anni, da quando il proprietario è morto improvvisamente
La cagnolina Lina, rimasta orfana a Ruffano, Puglia, vive in un box da quattro anni a causa della burocrazia italiana.
Nel cuore di Ruffano, in Puglia, c’è un piccolo box che racchiude una grande storia di lealtà e abbandono. Da quattro anni, Lina, una cagnolina, aspetta invano il ritorno del suo padrone, scomparso nel 2019. “L’ex badante del suo padrone le dà del cibo quotidiano”, grazie alla quale Lina è ancora in vita, nonostante un sistema burocratico che l’ha ignorata.
Un nodo burocratico
La mancanza di un microchip è stata la causa principale del dramma di Lina. Dopo la scomparsa del suo amico umano, lei non ha potuto essere inclusa “nell’inventario dei beni” elaborato dal Tribunale civile di Lecce. Questo ha reso complicato ogni tentativo di trovare una soluzione per lei. L’avvocato Marcello Rizzo Affinito, a carico dell’eredità dell’uomo, ha fatto una sorprendente scoperta: Lina attendeva pazientemente nel box auto, accanto alla motoape, “fermo ad attendere un uomo che non sarebbe mai più tornato da lei”.
La battaglia legale e il sospiro di speranza
L’eredità dell’uomo, privo di eredi testamentari, ha reso intricate le pratiche di successione. Lina, nel frattempo, è rimasta bloccata in una zona grigia legale, considerata come una randagia a causa dell’assenza di un microchip. Nonostante gli sforzi dell’avvocato, che ha contattato il sindaco e il servizio veterinario, le autorità non hanno risposto. Questo ha portato il pm Patrizia Ceccarese a “avviare un’inchiesta” sulla mancata azione delle autorità, dando una luce di speranza per Lina.
Lina, un simbolo di lealtà
Nonostante le avversità, la cagnolina continua a mostrare un’affezione indomita, rimanendo lì dove il suo padrone l’ha lasciata. Grazie alla badante, che “sembra tenere ancora a quella cagnolina rimasta orfana”, Lina non è mai stata completamente sola.