Il ritorno di Lola: la cagnolina rapita riabbraccia il suo padrone e gli ridona la speranza, “Con lei accanto, non sono più solo”
Dopo una settimana di angoscia, Lola, la cagnolina rapita a Rimini, è tornata tra le braccia del suo proprietario Massimo Castellani.
Il ritorno di Lola, una gioia attesa
Dopo giorni di angoscia e ricerche senza sosta, Lola è finalmente tornata a casa. La cagnolina, scomparsa a Rimini mentre il suo proprietario ritirava un pacco, è rientrata nel cuore della notte, sorprendendo Massimo Castellani, il suo umano, che non aveva mai perso la speranza.
“Ero sul divano, in dormiveglia, quando all’improvviso ho sentito qualcosa saltarmi addosso. Dopo la prima leccata ho capito che era lei. Cercare di alzarmi non è stato facile, senza una gamba e con un cane impazzito di gioia che continuava a saltarmi addosso”, ha raccontato Massimo, visibilmente emozionato.
Durante l’assenza di Lola, l’uomo aveva persino offerto una ricompensa di 10 mila euro, pur di riabbracciare la sua amica a quattro zampe.
La forza di un legame speciale
Il rapporto tra Massimo Castellani e Lola era diventato ancora più forte dopo che l’uomo aveva perso una gamba nel gennaio 2024. La cagnolina non era solo una compagnia preziosa, ma anche un sostegno emotivo durante la fisioterapia e i momenti più difficili.
Quando Lola è tornata, era in perfette condizioni: pulita, profumata, con collare e medaglietta al loro posto. “Sono sicuro che sia stata rubata, ma voglio ringraziare chi l’ha accudita e me l’ha riportata”, ha detto Massimo, convinto che la pressione mediatica abbia spinto il responsabile a restituirla.
Dalla scomparsa al lieto fine
Lola era svanita nel nulla mentre aspettava Massimo davanti al portone di casa. L’uomo, impossibilitato a intervenire rapidamente, aveva dato subito l’allarme. Le ricerche, condotte con l’aiuto di volontari, droni e unità cinofile, avevano permesso di rintracciare l’ultima traccia della cagnolina in un parcheggio, ipotizzando che fosse stata caricata su un’auto.
Ora che Lola è di nuovo al suo fianco, Massimo può guardare al futuro con maggiore fiducia: “Non so ancora cosa mi aspetta, se riuscirò a camminare con una protesi o a tornare a fare sport. Ma una cosa è certa: con Lola accanto, non mi sento più solo”.