I Cani e il loro mondo

Dal supporto all’anello di gara: il percorso di Giulio Kai e il suo cane Mako tra assistenza e cinofilia

Giulio Kai, 24 anni, ha trasformato il legame con i suoi cani in un percorso di crescita e successo nel mondo delle esposizioni cinofile.


Un legame che inizia con un cane da assistenza

Nel 2020 Giulio Kai, originario di Spinea (Venezia), ha iniziato il suo cammino accanto a Kora, un meticcio addestrato come cane da assistenza psichiatrica grazie al sostegno dell’associazione Collare d’Oro. In un’intervista rilasciata nel 2024 al programma televisivo “Le Iene”, Giulio ha raccontato come la presenza di Kora abbia avuto un ruolo determinante nella sua vita. Affetto da disturbi dello spettro autistico e persona in transizione, ha trovato nel rapporto con l’animale un punto di riferimento quotidiano.

L’impegno per il riconoscimento dei cani da assistenza psichiatrica come equiparabili, per legge, a quelli per non vedenti è rimasto uno degli obiettivi di Giulio. Intanto, il suo percorso personale ha trovato nuova linfa nella cinofilia. Al fianco di Kora è arrivato un altro cane: Mako, un Pembroke Welsh Corgi. Il cucciolo, registrato ufficialmente come “Wallfugh You Mako Me Smile”, ha segnato un nuovo inizio per il giovane, proiettandolo verso un’esperienza del tutto diversa.


Esordi vincenti nel mondo delle esposizioni canine

Con Mako, Giulio Kai ha preso parte per la prima volta a una manifestazione internazionale: l’European Dog Show a Brno, in Repubblica Ceca. Il debutto è stato subito positivo, con il riconoscimento Minor Puppy Best in Show, assegnato al cucciolo più promettente tra quelli presenti in gara. Contestualmente, Giulio ha intrapreso un percorso formativo come handler, frequentando un corso certificato ENCI – l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana – che gli ha permesso di diventare un espositore professionista.

Da quel momento, la cinofilia è diventata anche una professione. Mako ha rappresentato per Giulio una nuova possibilità, permettendogli di avvicinarsi a un ambiente dinamico, di costruire relazioni e acquisire sicurezza personale. “Grazie a questa passione ho imparato a stare sul ring e a farmi vedere, mettendo da parte molte fragilità”, ha raccontato.


Lavoro di squadra e nuovi traguardi in vista

Il risultato raggiunto a Brno non è frutto del caso. Per arrivare preparati alla competizione, Giulio e Mako hanno lavorato a stretto contatto con Vittoria Valsecchi, responsabile dell’allevamento Wallfugh Kennel, partecipando a diverse esposizioni nazionali ENCI. Il debutto a livello internazionale è stato solo l’inizio di un percorso che proseguirà nei campionati italiani.

Nei prossimi mesi, Giulio accompagnerà Mako nelle competizioni ufficiali, con due obiettivi principali: consolidare la propria identità professionale e completare il processo anagrafico della transizione, affinché anche i documenti riflettano il nome scelto. “Spero di vedere presto il mio nome ufficiale nei registri degli handler”, ha dichiarato.

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