Ansia da separazione nei cani: cause, segnali e strategie di prevenzione
L’ansia da separazione è una condizione comune nei cani che si manifesta con sintomi di disagio quando il proprietario non è presente. In molti casi, si confonde con dispetti, ma in realtà si tratta di segnali di stress intenso.
Cos’è l’ansia da separazione e come si manifesta
L’ansia da separazione nei cani è un disturbo che colpisce una percentuale significativa degli animali domestici. Quando un cane soffre di questa condizione, i sintomi si presentano principalmente quando si trova da solo, anche se non necessariamente in assenza di altri animali. I cani con ansia da separazione possono mostrare un ampio spettro di comportamenti: vocalizzazioni, distruzione di oggetti, urina o feci in casa, camminate frenetiche e, in alcuni casi, attacchi di panico.
Secondo la dottoressa Simona Cannas, docente di Medicina veterinaria all’Università degli Studi di Milano, la diagnosi è fondamentale per distinguere tra una semplice difficoltà di gestione e una vera patologia. L’ansia da separazione vera e propria tende a manifestarsi rapidamente, entro i primi trenta minuti dall’uscita del proprietario, e può perdurare in modo irregolare fino al suo rientro.
Prevenzione e gestione del disturbo
La prevenzione gioca un ruolo chiave nell’affrontare l’ansia da separazione. Abituare il cane a stare da solo fin da giovane è essenziale. Questo processo può iniziare facendo in modo che il cane non ci segua ovunque e che impari a restare tranquillo nella sua cuccia anche quando siamo presenti in casa. Gradualmente, è utile aumentare i periodi di solitudine, lasciando il cane per brevi periodi e arricchendo l’ambiente con giochi interattivi o masticabili, come il kong, per stimolare il cane mentalmente.
Anche l’approccio emotivo del proprietario è cruciale. Non bisogna tranquillizzare il cane con frasi come “stai tranquillo, torno presto”, né esagerare con la gioia al rientro, poiché entrambe le reazioni possono rafforzare l’ansia. Il cane associa questi comportamenti al distacco, rendendo più difficile affrontare la separazione.
Quando intervenire e come trattare il disturbo
Se il cane ha già sviluppato sintomi evidenti di ansia da separazione, è fondamentale intervenire tempestivamente. La consulenza di un veterinario specializzato in comportamenti animali è la prima tappa per una gestione corretta del disturbo. In alcuni casi, un educatore cinofilo può aiutare ad insegnare al cane a rimanere da solo senza stress.
Molte persone erroneamente interpretano i comportamenti distruttivi come “dispetti” nei confronti del proprietario. Tuttavia, la dottoressa Cannas sottolinea che i cani non agiscono per vendetta o per punire, ma piuttosto come risposta alla frustrazione, ansia o noia. Ogni comportamento che può sembrare un dispetto, come la distruzione di oggetti, è spesso il risultato di una condizione di disagio emotivo e non di una volontà di “offendere” il padrone.
In sintesi, l’ansia da separazione è un disturbo che va trattato con serietà e attenzione, e la prevenzione è la chiave per evitare che il cane sviluppi problematiche legate alla solitudine.