Venezia, un uomo ruba un cane per commettere crimini, ma l’animale è troppo docile per essere utilizzato come strumento di intimidazione
Un episodio singolare è avvenuto a Venezia il 12 marzo 2025, quando un uomo, rientrato illegalmente in Italia dopo essere stato espulso, ha rubato un cane con l’intento di usarlo per scopi criminali. Tuttavia, l’animale si è rivelato troppo mansueto, vanificando così il piano del malfattore.
Un tentativo fallito di sfruttare il cane come strumento di intimidazione
Il protagonista di questa vicenda è un uomo di 25 anni, originario della Tunisia, che era già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati, tra cui spaccio di sostanze stupefacenti, possesso di armi e furti. Espulso nel 2021, l’uomo era tornato in Italia attraverso Pantelleria, ma nonostante fosse stato denunciato più volte, era rimasto libero. La sera del 12 marzo, ha deciso di rubare un cane di razza Amstaff da un’abitazione nel quartiere Gazzera di Venezia, con l’intenzione di utilizzarlo come strumento per compiere crimini, ispirato forse da un collega che aveva utilizzato un Pit Bull per rapine a Mestre pochi giorni prima.
Le telecamere di videosorveglianza della zona hanno registrato l’uomo mentre si allontanava con il cane, e il proprietario dell’animale ha prontamente denunciato il furto. La polizia locale, incrociando i filmati delle videocamere pubbliche e private, è riuscita a risalire rapidamente all’identità del sospetto.
Il fallimento del piano e il recupero dell’animale
Tuttavia, l’animale, che doveva essere usato come mezzo di intimidazione, si è rivelato troppo docile e affettuoso per poter svolgere il ruolo previsto. Dopo essersi reso conto dell’inutilità del piano, il ladro ha abbandonato il cane. Fortunatamente, l’animale è stato recuperato dai veterinari dell’Ulss 3 e restituito ai legittimi proprietari, che si sono dichiarati sollevati nel poter riabbracciare il loro compagno a quattro zampe.
Il giorno successivo al furto, le pattuglie della polizia locale sono riuscite a localizzare l’uomo nel quartiere Chirignago-Gazzera, dove è stato arrestato. Durante il fermo, l’uomo era in possesso di un coltello e di sostanze stupefacenti. L’analisi delle impronte digitali ha confermato la sua identità, e il 25enne è stato condannato a un anno di reclusione dal Tribunale di Marsala. L’arresto è stato eseguito immediatamente, e l’uomo è stato trasferito nel carcere di Santa Maria Maggiore.