Yorkshire salva la padrona colpita da ictus, poi dopo mesi di riabilitazione della donna si ricongiungono
Il cagnolino Fischio, con la sua prontezza, ha salvato Giusy Amoruso, colpita da ictus. Dopo mesi di riabilitazione, l’atteso abbraccio.
L’ictus e il tempestivo intervento di Fischio
Un drammatico episodio si è verificato a Termoli, dove Giusy Amoruso, 62 anni, è stata improvvisamente colpita da un ictus nella sua abitazione. La donna, caduta a terra priva di sensi, non era in grado di chiedere aiuto. Il suo cane, un piccolo Yorkshire di nome Fischio, ha però mostrato un istinto straordinario, iniziando ad abbaiare incessantemente.
I vicini, allarmati dai latrati, si sono precipitati verso l’appartamento. Dopo aver forzato la porta d’ingresso, hanno trovato Fischio accucciato accanto alla padrona, vegliandola con fedeltà. Grazie al suo comportamento, è stato possibile chiamare i soccorsi tempestivamente. I sanitari, intervenuti sul posto, hanno stabilizzato la donna prima di trasferirla d’urgenza in ospedale, un intervento che si è rivelato cruciale per salvare la sua vita.
Mesi di riabilitazione e attesa
Dopo il ricovero iniziale, Giusy è stata trasferita presso una struttura specializzata a Isernia, dove ha affrontato un lungo percorso di riabilitazione. Le sue giornate erano scandite da terapie intensive, mirate al recupero delle funzionalità motorie e cognitive compromesse dall’ictus.
Durante questo periodo, il pensiero del suo fedele Fischio è stato una costante fonte di motivazione. Nel frattempo, il piccolo Yorkshire è rimasto a casa, aspettandola pazientemente. I vicini hanno raccontato di come il cane non si sia mai allontanato dall’ingresso, osservando con speranza ogni passante, quasi cercando il volto della sua amata padrona.
L’abbraccio che ha commosso tutti
Dopo quattro mesi di assenza, il tanto atteso incontro è finalmente avvenuto. Tra le mura della clinica di riabilitazione, Giusy e Fischio si sono riabbracciati in un momento carico di emozione. Il piccolo cane, visibilmente commosso, non ha mai smesso di leccare il volto della donna, come a volerla rassicurare.
“Non so come avrei fatto senza di lui. Mi ha salvato la vita e mi dà la forza di andare avanti”, ha dichiarato Giusy con la voce rotta dall’emozione.
Il personale della clinica, che ha assistito al ricongiungimento, ha raccontato di essere rimasto profondamente colpito dalla scena, simbolo di un legame unico tra essere umano e animale.
Oggi, Giusy continua il suo percorso di riabilitazione, ma con una motivazione in più: il sostegno del suo piccolo eroe, che con la sua prontezza le ha donato una seconda possibilità di vita.