Il declino della popolazione delle giraffe africane ha portato gli Stati Uniti a proporre misure decisive per la loro salvaguardia, attraverso l’Endangered Species Act (ESA)
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Le giraffe sono a rischio estinzione, -40% in soli 30 anni

Il declino della popolazione delle giraffe africane ha portato gli Stati Uniti a proporre misure decisive per la loro salvaguardia, attraverso l’Endangered Species Act (ESA).

Un declino silenzioso

Le giraffe, simbolo iconico della fauna africana, stanno affrontando un declino drammatico. Negli ultimi trent’anni, la loro popolazione è crollata del 40%, passando a meno di 100.000 esemplari. Si tratta di numeri inferiori persino a quelli degli elefanti africani, una situazione che ha portato a definire il fenomeno come un“estinzione silenziosa”.

Le cause di questo declino includono la perdita e la frammentazione degli habitat, il bracconaggio, i cambiamenti climatici e l’espansione delle attività umane, come l’agricoltura e l’urbanizzazione. La competizione per risorse vitali, come l’acqua, aggrava ulteriormente il conflitto tra uomini e fauna selvatica.

La proposta del Fish and Wildlife Service

Nel novembre 2024, il Fish and Wildlife Service (USFWS) ha proposto di includere alcune sottospecie di giraffe nell’elenco dell’Endangered Species Act (ESA). Questa iniziativa punta a:

  • Imporre controlli più severi sulle importazioni di prodotti derivati, come pelli, ossa e trofei.
  • Ridurre il commercio incontrollato che alimenta il declino delle popolazioni.
  • Incrementare i fondi per la conservazione nei loro habitat naturali.

Tra il 2006 e il 2015, circa 39.516 giraffe, vive o morte, sono state importate negli Stati Uniti. La proposta dell’USFWS rappresenta un tentativo concreto di ridurre l’impatto del commercio statunitense su questa specie, promuovendo una maggiore consapevolezza e responsabilità.

Le sottospecie interessate

L’annuncio del Fish and Wildlife Service identifica specifiche sottospecie di giraffe:

  • Le tre sottospecie settentrionali saranno elencate come in pericolo, avendo perso il 77% della loro popolazione dagli anni ‘80.
  • Le sottospecie reticolata e Masai dell’Africa orientale saranno classificate come minacciate.

Reazioni e sfide

Gli ambientalisti vedono nella proposta una vittoria importante. Danielle Kessler, direttrice dell’International Fund for Animal Welfare (IFAW), ha definito l’iniziativa un potenziale punto di svolta per la tutela delle giraffe, sottolineando il ruolo chiave degli Stati Uniti nel ridurre il commercio e sostenere la conservazione in Africa.

Tuttavia, il processo normativo prevede una fase di commenti pubblici che si chiuderà nel febbraio 2025, e i risultati dipenderanno anche dalla sensibilità politica del momento. L’incertezza su possibili cambiamenti nell’amministrazione statunitense solleva dubbi sull’efficacia e la continuità di queste misure.

Una speranza per il futuro

La proposta del Fish and Wildlife Service rappresenta una luce in fondo al tunnel per le giraffe, offrendo strumenti concreti per invertire la tendenza al declino. Proteggere questi gentili giganti richiede un impegno globale, capace di superare divisioni politiche e garantire che le giraffe continuino a essere un simbolo vivente della straordinaria biodiversità africana.

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