Auburn, il cane investito, adottato dal pompiere che lo soccorse
Due giovani ragazze portano un cane ferito alla stazione dei pompieri di Buffalo, New York, dove viene salvato e adottato dal pompiere Anthony Pulvino.
Una notte di sorprese all’omonima caserma dei pompieri di Buffalo
Una notte dello scorso mese due ragazze arrivarono alla stazione dei pompieri di Buffalo, New York. Portavano con sé un cane ferito – una piccola cucciola che avevano visto essere investita da un’auto e lasciata soffrire sull’asfalto. Vista la vicinanza dei pompieri, pensarono di portare lì l’animale ferito. Anthony Pulvino, il vigile del fuoco in servizio, prese la cagnolina, l’avvolse in un asciugamano e la portò da un veterinario. “Mi guardava dritto negli occhi – racconta il 30enne Pulvino – Stava soffrendo, ma era buona e calma.”
Pulvino si offre di specializzarsi in cura e adozione
Desideroso di aiutarla, Pulvino ha lasciato il suo numero al veterinario nel caso in cui nessuno reclamasse la povera cucciola. Dopo l’incidente, chiamò più volte per sapere come stava il cane che era stato operato con l’amputazione di una zampa. Circa una settimana dopo, l’uomo ricevette una chiamata dal veterinario che gli informava che il cucciolo non aveva un microchip e che nessuno era venuto a prenderlo. Senza esitazione, Pulvino rispose: “Mi piacerebbe prenderla, mi è praticamente caduta fra le braccia: mi è sembrato giusto farlo”. Decise di chiamare la cagnolina Auburn, su suggerimento della moglie di un altro pompiere.
La reazione di Auburn alla nuova vita
Nonostante la sua amputazione, Auburn si è ben ripresa e si è adattata a una vita su tre gambe. “Potresti non accorgerti che ha solo tre gambe: sta già saltando sul divano e correndo per tutta la casa”, ha detto Pulvino, che ha già due gatti a casa. Da quando la loro storia è apparsa sui notiziari locali, Auburn è diventata una specie di celebrity locale e spesso la gente la riconosce quando è fuori in passeggiata. Pulvino sta addestrando Auburn a trascorrere del tempo alla caserma dei pompieri, il che implica farla familiarizzare con le sirene e altri suoni forti. “È molto vivace – racconta Pulvino – È semplicemente una dolcezza. Voglio assicurarmi di darle la migliore vita possibile”.